giovedì 29 maggio 2008

Compitino 6...

All'inizio il seminario mi era sembrato un pochino pesante, soprattutto quando è stato trattato il tema del copyright. Ben presto, però, mi sono anche reso conto che il tutto era un po' esagerato volutamente... Ma la parte veramente emozionante è stata lo spettacolino dei clown. Anche io faccio volontariato, nella Misericordia, e so bene quanto è bello vedere persone che soffrono sorridere anche per un piccolo gesto. Io sono di servizio il giovedì sera e alle 11 andiamo da un uomo, invalido, per aiutarlo ad andare a letto. Come di prassi prima di andarcene arriva il momento barzelletta...dovreste vedere come se la ride e come sono gli occhi di una persona in quella condizione quando lo fa o quando le dai la buonanotte. Lì per lì ero anche un po' tentato di entrare nel gruppo, poi ho pensato che io sono rigido come un palo...e allora ho pensato:"posso sempre fare i palloncini (se ne fossi capace)". A distanza di tempo quello che più mi è rimasto impresso erano le facce soddisfatte dei clown...che grandi!!!! Sono veramente persone speciali...dedicano un sacco del loro tempo a persone che hanno bisogno non necessariamente di qualcosa di materiale, ma di ridere un po' e di non pensare ai propri problemi.

Come sarebbe bello....

Sarebbe proprio bello avere i docenti di cui parla il professor De Bernard...persone veramente preparate e capaci nel loro lavoro, persone disponibili, pratiche e che non si servonno del cavillo per fregarti quando meno te lo aspetti. E' però un'utopia...e ci se ne rende conto quando vediamo persone che, durante un seminario su questo tema, si alzano e se ne vanno, come se la cosa non li riguardasse. Devo dire che quel giorno ho assistito a molte dimostrazioni di ipocrisia visto che alla manifestazione erano presenti anche persone che non erano porprio l'esempio più concreto di queste qualità. Probabilmente erano lì solo per una questione di rappresentanza.
Ho incontrato però, durante questo primo anno di università, anche persone che riescono a trasmettere un particolare interesse per la loro disciplina, che amano il loro lavoro... In casi come questo è la prima cosa che salta all'occhio, soprattutto perchè si interessano all'auditorio e tentano di mantenerne desta l'attenzione. Ciò che dispiace è vedere gli studenti approfittarsi di questa disponibilità. Mi è capitato a volte di andare ad un ricevimento per avere dei chiarimenti e dover fare a botte con i presenti perchè facevano domande a raffica (e spesso anche impertinenti!!!) senza lasciare un briciolo di tempo agli altri per le proprie. In situazioni del genere ci si rende conto ci quanto la gente sia egoista (e qanche, forse, un tantino ruffiana).

giovedì 22 maggio 2008

compito 3....giusto un po' di ritardo.

Siccome all'esame di inglese mi era toccato un articolo su i danni dovuti alle radiazione dei cellulari, ho deciso di cercare su Pubmed documenti al riguardo, restringendo il campo di ricerca a pubblicazioni di ricercatori italiani nell'ultimo anno. L'argomento mi ha interessato molto visto che oggi quasi ci andiamo anche a fare le immersioni in mare. Ho scoperto che uno studio a proposito di effetti di campi elettromagnetici sul metabolismo cellulare è stato portato avanti da un gruppo di ricercatori dell'università di Siena. Gli esperimenti sono stati condotti su sangue periferico ed in particolare su linfociti. E' stato notato che la concentrazione proteica dopo una permanenza in un campo di radiazioni a bassa frequenza aumentava drasticamente. Al contrario l'attività enzimatica non variava, ad eccezione di quella di una chinasi responsabile della reazione ADP + ADP -> ATP + AMP. Si pensa che questo enzima sia implicato nel mantenimento del potenziale di membrana.
In conclusione sembra che le radiazione del cellulare creino un squilibrio del potenziale di membrana tale da far aumentare l'attività di questa chinasi
Questa ricerca ha creato interesse in vari gruppi di ricerca.